BIOGRAFIA


Si porta dietro due passioni forti: è innamorato dei cavalli e dei sogni.


I primi è sempre riuscito a domarli e cavalcarli con esperta abilità, mentre dai secondi è stato, talvolta, inaspettatamente disarcionato.


Da piccolo quando doveva "scrivere un riassunto, un tema o recitare una filastrocca, preferiva disegnarle su un foglio di quaderno". 


Aveva paura del "dirompente effetto della parola, che come dilania l'etere così fa anche per le coscienze".


Oggi, invece, ha una gran voglia di esprimere le sue emozioni con la scrittura, riconoscendo come il verbo possa anche guarire, per cui dissemina le sue parlate alla rinfusa un po' ovunque.


La sua poesia nasce dalla necessità di contrastare l'afasia che attraversa una società appiattita su canali di comunicazione ampliamente controllati dal profitto e dalla superficialità più avvilente.


Nasce dalla sfida di potere, con i propri versi, in modo ostinato e coraggioso, continuare a proclamare la propria umanità, per cui mescola con capacità lo sguardo verso il mondo con il proprio spiccato sentire.


È cresciuto con un forte trasporto per i paesaggi di campagna dove ha sempre intravisto eroi greci e latini, congiunti con i rari eroi moderni e scrive poesie usando una variopinta tavolozza di colori e suoni, creando immagini 'polifoniche', capaci di coinvolgere i sensi in un turbinio travolgente.


Rosso di capelli, è italiano, dicono, perché lui si sente un po' nordeuropeo, almeno per il rigore con cui riveste le azioni che ama passionalmente.


Gli amici adorano di lui quel sorriso svagato e quella capacità di non prendersi mai sul serio; odiano di lui il mutevole cambio d'umore ogni cinque minuti.


Ai tempi del liceo si sentiva un po' David Bowie e, proprio come il suo idolo, è rimasto gradevolmente eclettico soprattutto nel profondo del suo animo.


La mamma


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