Tratto dal Ciclo: "ORIZZONTI"

PALPITAR D'INGANNI


Arpeggiando soavemente

al risveglio della luce

di ordinati campi incolti,

estraneo alle angherie

del dispotico denaro,


cercavi l'irreperibile 

prostrazione 

del filo spinato,

ora distante 

dalla infiacchita

fantasia di un'età matura.

Destando pia attenzione

 al riverbero di accordi

musicanti note vibrate 

da saccenti mani innocenti


riconoscevi quel ritmo,

figlio del mare e del vento

di una terra 

nel tempo dissolta 

dal cieco livore.


Ammansivi così 

l'innocuo palpito 

partorendo caste speranze

di fragili illusioni umane.


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