Tratto dal Ciclo: "ORIZZONTI"

PAPÀ


Avevo un Re

si chiamava papà

con smemorate rughe

senza alcuna viltà.


Nel suo antico regno

ero il muschio

sul tronco di quercia

ero il vischio

sulla verde erbaccia.


Nei suoi piccoli sogni

ero l'afrore

del mosto di vino

ero il ponte

che unisce le sponde


Nel suo immenso cuore

ero la sabbia

della sua clessidra

ero il ponente

della sua sfida.


Nella realtà

per me il mio papà

era il pane caldo

del vecchio mulino

era il belato

di un agnellino


Era di più  

di un'allegoria

era la luce 

dell'anima mia.


Ora che lui 

ahimè se n'è andato 

tutto quel mondo

si è sgretolato.


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