Tratto dal Ciclo: "ORIZZONTI"

NONOSTANTE TUTTO


"Quando ero piccolo..."

che bella frase !

Giocavo con la pista 

insieme a mio fratello,


la sua macchinina 

era sempre davanti alla mia,


nonostante volessi 

vincere sempre io.


Giocavo col giradischi 

insieme a mia sorella,

ascoltavo le sue 

canzoni preferite,


nonostante volessi 

ascoltare le mie.


Quando mi urlavano: 

'pecora nera!',

ricevevo in esclusiva 

rimproveri e sculaccioni, 


nonostante altri 

commettessero il 'fatto'.


Allora, 

per dispetto,

strappavo le foglie 

dagli ingenui gerani,

poi minacciavo di annerirmi

quella strana chioma ramata,


nonostante aristocratiche 

signore ne andassero matte.


Quando ero piccolo,

mio nonno comprava 

di nascosto le ricottine 

e si "a'rricriava"

nel vedermi mangiarle tutte,


nonostante le severe 

sgridate della moglie.



Un giorno, 

con la mano destra

assaporava l'uovo al pomodoro

della sua ultima cena,


con la sinistra 

m'accarezzava morbosamente

i capelli rossi,

promettendo la motoretta 

dei sogni miei.


Il desiderio di lui 

era forte tanto 

quanto quella motoretta,


nonostante quella notte 

se ne fosse poi andato !


Quando ero piccolo,

se dovevo scrivere 

un dettato, 

un riassunto, 

un tema

o recitare una filastrocca,


preferivo disegnarle su

un foglio di quaderno.


Avevo paura 

del dirompente

effetto della parola,

che come dilania l'etere 

così fa anche

con le coscienze,


nonostante riconosca oggi 

come il verbo 

possa anche guarire.


Quando ero piccolo,

sognavo di diventar grande

come il mio papà,


nonostante oggi m'illuda

di tornar bambino.


Quando tu sarai grande

e avrai conosciuto 

la mia fanciullezza,

capirai che il mondo

non è poi cambiato tanto.


"Nonostante tutto!".


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