Tratto da: "CICLO DEGLI ARDORI"

DÉJÀ VU


Anima dissoluta,

gemi e godi

per obliarmi

nei siderali luoghi 

senza memoria.


Godi 

al mio errare 

di fantasia in fantasia,


esule da tutti

e scevro 

di temporali sinossi.


Torni a godere

e trasudi lascivia,

mentre 

nel baccano fingi

la dignità 

dell'infelicità vacua

delle mie tasche.


Eccoti odalisca,

sei tu 

il mio tormento

è un ghiribizo

di lucida follia?


Godi maliarda;

e pur se fosse

un déjà vu,


ogni meriggio

brancolerò per te

tra le alture

di un dorato olimpo.


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