Tratto dal Ciclo: "ORIZZONTI"

UTOPIA ALL'AMARENA

Passo a spasso

nella mia città 

respirando aria

di boccioli primaverili.

Intorno a me, 

variopinti palazzi turchesi,

tra cattedrali rosa,

sorvegliano casette a pois 

incartate e infiocchettate 

da nastri scarlatti.

Montagne di sac à poche

ripiene di chantilly

frastagliano un orizzonte 

ricco di nuvole 

bianco pastello.

Trapasso un ponticello 

di barrette al cioccolato 

che sormonta un ruscello 

di frizzante coca-cola.

Mi dirigo a passettini 

su una strada di liquirizia

incorniciata da verdi siepi

di zucchero filato,

da dove, 

prudentemente,

frugo fruttuosi 

confetti rossi.

Rallento ! 

Lascio che 

un trenino in lego,

ciuffante sbuffi 

di mentolato talco,

prosegua il suo 

viaggio sbarazzino.

Sorpreso da una pioggia

di asciutti petali gialli,

non faccio in tempo 

a goderne gli olezzi,

quando, d'un tratto, 

un boato d'aereo

sulla rotta Linate-Lione 

mi strapazza.

Mi sveglio: 

sono giunto alla meta.