Tratto dal Ciclo: "FRAMMENTI"

L'ASSENZA


Da creste rocciose

sfalsate dal vento

piomba il silenzio.


Mani unte di sebo,

mani come carminio,

mani lerce di feto.


Frana giù a valle

ogni roseo destino

il candido ciclamino.


Mutano volti allunati

da tetri miscugli

smarriti cipigli.


Migrano rochi miraggi

da calici moggi

di giochi e di viaggi


Fermo lo specchio

nell'adolescenza

ne bevo l'assenza.


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