Tratto da: "CICLO DEGLI ARDORI"

AGATA,
TU MI STUPISCI


Mi manda in visibilio

quel suo sguardo frettoloso

che arriva a domicilio

nel mio petto già affannoso


poi mi chiama: sacripante,

sembri alto, snello e goffo

proprio come il mio amante

anche egli un bel gaglioffo.


Io non cerco far caciara

e fingendo tolleranza

senza giungere alla gara

proferisco con creanza.


Sai che c'è tra te e me?

Devo dirtelo, ahimè:

proprio niente di alcunché.


Se ti sembro ridondante

o persino poco prestante

non ti far tante domande

dammi solo un istante

che ti strappo le mutande.


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