Tratto dal Ciclo: "ENIGMI"

IL MALANDRI


La poesia è la voce 

della rivoluzione,

proveniente dall'animo

sopraffatto e stanco.


Deciso a ribellarsi 

all'ingannevole prosa,

romanzata, 

ma pur sempre falsata.


Non teme reazioni, 

anzi spaventa quei

prosator meno cortesi 

restii all'umanità.


Con un sobbalzo lirico 

azzittirà gli istinti 

di Eros e Thanatos,

denigrati 

da olocausti infami.


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