
Tratto dal Ciclo: "FRAMMENTI"
SENILITÀ
Vedo te
e stano e scorgo
la mia vecchiaia,
ma pur' racimolo
dall'animo tremulo
l'età dei tratti tuoi tesi;
dei tuoi sorrisi accesi
stampati a centinaia,
così, m'accorgo
che risorgo.
Povero te,
ma anche,
povero me.
D'antica quercia
ruvida corteccia,
tal' mi fa in cor'
simile breccia
geminar' la tenerezza.