Tratto dal Ciclo: "ORIZZONTI"
GIPSY
Certi giorni tradiscono
abbagliando la mente
di lamento struggente,
e quel 4 ottobre
singhiozzò forte l'urlo
nel mio respiro,
tanto che, tempo dopo,
ancora s'espandeva
in una rosea bolla,
l'inganno vivido
del tuo musetto,
che la sera cercava
il palmo della mia mano
come sereno covile.
Se non fosse
che imminente s'espandeva
sparpagliata a tradimento,
pure l'allucinante aurea di te,
che in quel cupo mattino
tornavi alla tua famiglia;
se non fosse
per la vile barbarie
che ti falciò la vita,
strappandola da me.
Tanto mi rattristò quel giorno,
che m'affanna ancora in petto,
tanta, troppa aria che si dispera.
E tanto mi stravolse,
che ancora mi spengo
nel tuo giardino turchino,
perendo nell'agonia del vuoto
della tua cuccia,
ormai rasa al suolo.