Tratto dal Ciclo: "ENIGMI"
LA FRETTA
Eppure, avrei una
smania insolita,
star seduto su di una
smilza panchina,
lungo desolati binari
di una omessa stazioncina
e nel vago, spiare
del creatore la natura,
mentre cala appiccicosa
sulla lingua limacciosa
un odioso sentore di paura,
di prima o poco prima
che si ritrasse
nel mutevole fondale
la fievole luce,
per la parola mai detta,
forse per pudore
o forse
per aver avuto fretta.