Tratto dal Ciclo: "ENIGMI"
FIABESCHE CHIMERE
Se solo potessi
disabitar' di sofferenza
la parola rada;
rifiorirla nei vicoli e vicoletti,
e dir' quant'è leggiadra
la bellezza della mia strada;
raggiungerei per giunta
la quadra
in quella via maestra
di verità affastellata,
che d'amore gemma,
seppur' nella lontananza
come indifferente mamma
di un'artica landa.
Ma non so far altro,
se non cadere
come mammolo spoglio,
che a gattoni va tutte le sere
verso uno sconosciuto seno,
lallando sillabesche armonie
di fiabesche chimere.