Tratto dal Ciclo: "ENIGMI"

FRAGILITÀ

Mi è capitato di assopirmi

nell'angolo più fresco

di un pergolato d'uva,

quando l'arsura del meriggio

inaridisce le aspre cortecce arbòree


e da lì, in un sobbalzo,

stagliare la visuale

sulla miriade di punti cardinali

in capo alle anime cristiane

incamminate sulla stradina

di una chiesetta latina.


Le svelai come sagome

infette da un illimite pandemonico

che retrivo attende

come nel baratro sottostante

lo smanioso bussar' di ali 

di un fringuello senza più posatoi.


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