Tratto dal Ciclo: "FRAMMENTI"

L'INGIURIA



L'amaro mi penetra le braccia

dapprima che rintani in petto,

dove sta e resta

nella cava valle dell'ipocondrio,

che stizzito sta e ribolle

del suo fermento molle.


Dannato, lì sta e resta

e scuote le stelle

ingozzandosi di mitocondrio,

nel marciume unto

del dannato incontro:

sotto la pelle sta

una ferita che resta.


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