
Tratto dal Ciclo: "ORIZZONTI"
L'AQUILONE
Avevo una finestra
che dava su una stradina,
da dove risaliva
profumo di mandarini
e pianti di bambini
dai volti birichini,
che al fulgido aquilone
mandavano bacini.
La notte, solo sfavilli
di mille fili d'oro
zittivano sghignazzi
e sprazzi di schiamazzi
dei bimbi cherubini,
che al dì erano in coro.
E dai lontani terrazzi,
le note di Chopin
volavano da me,
portandomi altalene,
odore di amarene
e zucchero filato.
Mentre una luce scarna,
di su da una ringhiera,
mi rosicchiava il fiato,
come un'ultima preghiera
che va e poi rimbalza
sull'occhio già sbucciato
dal mio incantevole passato.