MARLO

Corri cavallo mio,

corri veloce co' riccioli d'ali

a cavallo di nembi d'incenso

e attraversa i soffitti d'ardesia

nel buio della mia silente casa.

Trotta cavallo mio,

trotta tra la grandine a scrosci

e trotta e poi trotterella ancor',

pur se oserò impigliar' le dita

su per il tuo bellicoso crine.

Sbuffa e poi cadi quaggiù

sul mio nudo cuscino bianco,

come meteora dentro la schiuma

e lascia che la ribelle impronta

infatuata di me, si schiuda.